Dino e Saura
Dino e Saura
Dino è venuto al mondo in un allevamento casalingo di capre sfruttate per la produzione di latte. Sua madre Saura lo ha dato alla luce in una stalla buia e umida, circondata da altre come lei. Dino è nato con una grave malformazione alle zampe anteriori che sono nate atrofiche e inadatte alla deambulazione.
Nella consuetudine dei luoghi di sfruttamento, gli individui nati con caratteristiche fisiche non conformi alla produttività o alla destinazione per cui sono stati selezionati vengono scartati: il più delle volte muoiono di stenti e incuria.
Questo, però, non sarà mai il destino di Dino, poiché lui vivrà al sicuro senza separarsi dalla sua mamma, che è piena di attenzioni e di amore. Sono arrivati ad Ippoasi nel 2024, dove hanno subito occupato la zona del lazzaretto, con le altre caprette Teresa e Bloody Mable.
Per supportare Dino nella sua deambulazione è stato acquistato un carrellino realizzato su misura per lui, sul quale viene issato ogni giorno almeno due volte al giorno per alcune ore: con questa pratica quotidiana e altre attenzioni, la sua qualità di vita è notevolmente migliorata e lui cresce forte e pieno di energia e curiosità per il mondo che lo circonda!
Dino è il miglior compagno di giochi della piccola Bloody Mable.
Si ringraziano Salima e la sua famiglia per il supporto a Dino e Maria Concetta di Murano per il sostegno a Saura.
Cisco
Anche Cisco arriva dallo stesso allevamento di Amore. Era considerato uno degli individui più aggressivi e pericolosi, e per questo veniva tenuto chiuso in un container senza che potesse intrattenere alcun rapporto e contatto con l’esterno e chi viveva fuori.
Il rapporto con le persone umane che aveva potuto esperire prima di arrivare ad Ippoasi era esclusivamente caratterizzato da violenza e paura: Cisco veniva spesso minacciato con bastoni e ovviamente reagiva allo spavento con altrettanta aggressività, caricando un po’ alla cieca chiunque gli si parasse davanti.
Ad Ippoasi, dove è arrivato nel 2021, Cisco è letteralmente rinato: oggi è uno dei primi a venirci a salutare ogni giorno quando iniziamo i lavori quotidiani e anche un grandissimo amante dei gruppi in visita guidata, di cui apprezza particolarmente grattini e coccole!
Si ringraziano Ambra di Rosignano e Alice e Fabio di Lonigo per il sostegno che offrono a Cisco.
Cisco
Le calabresi
Le calabresi: Angela, bell, Octavia, Ursula e il piccolo Palle
Un gruppetto di dolcissime capre arrivato nel dicembre 2020 da un piccolo allevamento casalingo, dove veniva sfruttate per la produzione di latte o destinate alla compravendita, come degli oggetti.
Al momento del loro arrivo, Palle era ancora dentro la pancia della sua mamma Ursula e noi non immaginavamo assolutamente di lui. Il gruppo era composto anche da Virginia e da Emily, che sono morte di lì a poche settimane per via della spaventosa situazione in cui hanno affrontato un viaggio infinito e molto rischioso.
Tutto il resto del gruppo ha impiegato mesi per riprendersi e, quando Ursula ha dato alla luce il piccolo Palle, abbiamo temuto per la sua salute poiché era molto debilitata. La vita ha sorriso a tutte e cinque: oggi abitano Ippoasi e la riempiono di bellezza, meraviglia e gioia.
Grazie a Benedetta di Torino per il supporto ad Angela, a Francesca di Roma per il sostegno a Ursula e a Giulia di Noli, Barbara di Tirrenia, a Paola di Verona per il supporto a Palle.
Gianna, Black Philippa & Belzebee
Gianna è stata sorpresa nel 2023 in una notte di temporale all’interno dei dormitori in una caserma militare nella zona di Tirrenia, in provincia di Pisa. Al collo aveva una corda che si è strappata a morsi, per scappare dalla situazione in cui si trovava e probabilmente dai suoi aguzzini.
Con il suo atto disperato di resistenza animale, Gianna ha portato in salvo sé stessa e anche i due cuccioli che già vivevano dentro di lei e che ha partorito al sicuro del lazzaretto, qualche settimana dopo essere approdata ad Ippoasi.
La famiglia composta da tutti e tre è un gruppetto allegro e spensierato, avventuroso e buffo che si aggira in lungo e in largo per il grande recinto, ricordandoci che l’affetto e l’amore materno sono prerogativa animale universale.
Grazie a Sara di Sospirolo e Anita di Arsié per il sostegno a Gianna, e a Maria Luisa da Padova per il sostegno a Black Philippa.
Gianna, Black Philippa e Belzebee
Al Caprone
Al Caprone
Nell’estate del 2023 Al Caprone ha letteralmente bloccato la superstrada che percorre il tratto tra Pisa e Livorno dopo essere scappato dal luogo in cui era recluso a scopo riproduttivo. Per sua fortuna, una persona coraggiosa e solidale, ha deciso di non voltargli le spalle e ha scelto di metterlo al sicuro cercando di fermare il traffico che scorreva posizionando la sua auto di modo da costringere gli altri mezzi a frenare per tempo e ci ha immediatamente contattate.
Grazie a questo tempestivo atto di sorellanza oltre le specie, Al Caprone è stato acciuffato e portato al sicuro al rifugio, dove è stato curato e castrato ed è diventato il Don Giovanni caprino!
Al Caprone adora arrampicarsi, Re indiscusso del Goat Playground, e trovare modi creativi per mangiare la parte più alta dei balloni di fieno!
Amore
Amore proviene da un ex allevamento di bovini e ovocaprini allevati a scopo alimentare: i gestori, infatti, si proponevano di vendere latte “etico” (impossibile!), per cui promettevano la non separazione delle madri dai cuccioli e la non uccisione dei figli nati maschi e quindi inutili nella filiera di produzione.
Ovviamente, a prescindere che dicessero o no la verità sul destino degli animali, la situazione è ben presto sfuggita di mano, assumendo le proporzioni di un disastro prima e di una tragedia poi.
Una delle ultime persone rimaste a prendersi cura degli animali (circa 500) ci ha chiesto aiuto, e noi abbiamo provato a fare del nostro meglio, insieme con la Rete dei Santuari di Animali Liberi, per smistarli verso nuove case e rifugi, dove avrebbero potuto vivere al sicuro.
Amore è stata la prima ad essere portata via da lì: era rinchiusa in un bagno, al freddo di una giornata di inverno, e l’abbiamo trovata tremante e spaventata in una vasca piena delle sue deiezioni. Amore è schiva e non si lascia nemmeno avvicinare da nessun umano!
Grazie a Isabella di Treviso per il sostegno ad Amore!
Amore
Sasha e Lillo
Sasha e Lillo
La coppia più bella del mondo!
Arrivati ad Ippoasi in tempi e modi molto differenti, hanno subito trovato reciproca fiducia e consolazione nell’incontro e nella relazione che stanno costruendo giorno dopo giorno.
Sasha è stata recuperata nel 2023 nella provincia di Grosseto, da una situazione di abbandono e di probabile morte violenta, insieme ad un gruppetto di galline che abbiamo soprannominato “le grossetane”.
Lillo, invece, è arrivato in seguito ad una richiesta di aiuto da parte della sua famiglia umana, realmente disperata per alcune problematiche di salute che avrebbero impedito loro di continuare a prendersi cura del piccoletto. Lillo ha vissuto per anni nella sua vecchia casa, in serenità ma assolutamente solo, senza compagni della stessa specie, e infatti si è dimostrato sin da subito in grandissima sintonia e dipendenza nei riguardi degli umani: anche troppo!
Solo l’incontro magico con Sasha lo ha convinto ad esprimersi finalmente per chi è e cioè un simpatico, buffo e avventuroso capretto di una bellezza indescrivibile!
Si ringraziano Roberta per il suo sostegno a Sasha e alunni e insegnanti della Scuola Carducci di Livorno per il sostegno a Lillo.
Sguercia
Spesso gli animali arrivano ad Ippoasi grazie alla collaborazione e alle segnalazioni di altre realtà affini, come il Rifugio Tom di Pisa.
Proprio grazie alle volontarie, che ci hanno rese partecipi di una situazione molto grave di incuria e difficoltà in un campo nella provincia di Livorno, abbiamo potuto accogliere la Sguercia. Sguercia è una capra avventurosa e piena di coraggio: sempre la prima ad accaparrarsi i ciuffi d’erba più golosi che crescono a ridosso delle recinzioni e che trova sempre il modo di scavalcare per raggiungerle, non si fa intimorire da niente e da nessuno per raggiungere i suoi obiettivi!
Si ringrazia Mauri di Sarzana per il sostegno a Sguercia.
Sguercia
Hellen e Jojo
Hellen e Jojo
Amiche per la pelle sin dal primo giorno! Le due caprette sono arrivate da un agriturismo delle colline livornesi, dove hanno vissuto assieme per lungo tempo prima di approdare ad Ippoasi.
Hellen ha abitato sola per molti anni, fino al giorno in cui nella sua prima casa è stata raggiunta da un gruppo di giovanissime cucciole provenienti da un allevamento in stato di abbandono. Per via di condizioni di salute precarie, l’unica a sopravvivere è stata proprio Jojo, che si è legata moltissimo ad Hellen, rendendo impossibile una eventuale separazione nel momento in cui è stato deciso di trasferirla ad Ippoasi, dove avrebbe ricevuto cure più puntuali e costanti.
Le due, allora, sono partite assieme e ora abitano Ippoasi da diversi anni, con tutta la gioia di vivere con cui sono capaci!
Si ringrazia Ilaria dalla Svizzera per il sostegno a Hellen e Paola di Torino per il sostegno a Jojo!
Tina
Tina è una splendida capra schiva e timida, che nel 2017 è stata condotta ad Ippoasi in seguito ad un sequestro avvenuto nella provincia di Chiavari.
Con lei c’era Capret, la sua adorabile mamma. Assieme sono cresciute in libertà e pace, circondate da amore e serenità.
Nel 2024 la nostra carissima Capret ci ha lasciate e ha lasciato anche la sua cucciola, Tina.
Tina ha affrontato la sua perdita con dignità e forza, facendosi coraggio grazie alle altre compagne caprine con cui negli anni ha stretto meravigliosi legami di amicizia e sorellanza. Capret resterà indimenticata e ogni volta che osserviamo l’incredibile sguardo di Tina non possiamo che pensare anche a lei.
Si ringraziano Celine dal Belgio e Matilde dalla Germania per il sostegno offerto a Tina.
Tina
Bloody Mable
Bloody Mable
Era l’estate del 2024, quando abbiamo ricevuto una segnalazione dalla polizia locale del comune di Navacchio per una giovane capretta ritrovata vagante tra i capannoni della zona industriale.
Quando l’abbiamo raggiunta, l’abbiamo trovata terrorizzata e con una pettorina da cane indosso. L’abbiamo acciuffata e riportata con noi, al sicuro al rifugio, dove l’abbiamo introdotta nella zona chiamata “lazzaretto”, insieme con la famiglia composta da Dino e Saura e con Teresa, anche lei arrivata pochissimi giorni prima da una situazione analoga.
In pochissimo tempo il gruppo è diventato unitissimo e Teresa e Bloody Mable hanno stretto un’amicizia commovente. Ancora oggi non si separano quasi mai e restano assolutamente affiatate!
Si ringrazia Paolona da Livorno per il sostegno che offre a Bloody Mable.
Teresa
Teresa è stata abbandonata, o è riuscita a fuggire, dopo aver molto probabilmente dato alla luce i suoi ultimi figli.
Per sua fortuna, ha trovato riparo nel giardino dello studio veterinario di una persona che si è subito messa in contatto con noi. Il giorno seguente al ritrovamento di Teresa ci siamo messe in viaggio e siamo giunte da lei, che si è dimostrata sin da subito affabile e fiduciosa nei nostri confronti.
Le sue mammelle erano ancora gonfie del suo latte di madre e, per alcune settimane, abbiamo dovuto mungerla per evitarle mastiti dolorose e rischiose.
In pochissimo tempo Teresa ha recuperato la sua forma ed è tornata in ottima salute, riuscendo a stringere legami di amicizia e cura con le altre capre del lazzaretto, in particolare con la piccola Bloody Mable, che all’apparenza è divenuta una figlia adottiva dolcissima e spericolata!
Si ringrazia PF serigrafia dalla Svizzera per il supporto dato a Teresa!