Sole
Sole
Sole è arrivata ad Ippoasi nell‘estate del 2020, dopo essere stata prigioniera in un ex maneggio in disuso. Per un anno e mezzo ha vissuto al buio, in totale solitudine, mangiando solo becchime e pane ammuffito. Abbiamo deciso di darle questo nome perché il momento in cui è uscita dal suo tugurio tra le nostre braccia è stato il primo in cui ha visto la luce del sole.
A causa delle condizioni igienico sanitarie in cui era costretta a vivere, Sole è diventata ipovedente (abbiamo impiegato lunghe settimane per guarirla da una brutta infezione che aveva tutto attorno agli occhietti) e non si è mai completamente ripresa dalle sue problematiche respiratorie.
Sole è una delle personalità più resilienti e stoiche che abbiano mai abitato Ippoasi. Qualsiasi cosa le accada, lei non smette di mantenere il suo spirito combattivo e determinato, quasi a non voler scalfire la sua immensa gioia di vivere.
Sole è adottata a distanza da Laura di Alme.
Alfie
Il corpo di Alfie racconta la storia terribile di tutti quegli individui stipati e ammassati a decine di migliaia negli immensi capannoni sparsi un po’ ovunque nel nord del nostro paese.
Alfie è nato in un allevamento intensivo di maiali allevati a scopo alimentare.
Quando ha mosso i suoi primi passi ad Ippoasi zoppicava per via di tutti gli ascessi sviluppatisi un po’ dappertutto sul suo corpo e dell’artrite, comune negli animali come i suini rosa, selezionati geneticamente per crescere repentinamente e raggiungere le dimensioni adatte alla macellazione nel minor tempo possibile.
Alfie ha imparato a mangiare la frutta e la verdura solamente dopo alcune settimane ad Ippoasi.
Si ringrazia Dungeon Street di Pisa per il sostegno che già offre ad Alfie!
Alfie
Bonito
Bonito
Bonito è un timido e simpatico maiale nano vietnamita, arrivato ad Ippoasi nel 2015 grazie a due persone speciali che lo hanno trovato in difficoltà e portato in salvo al rifugio.
Bonito è stato per lunghi anni il migliore amico del maialone Gorgo, il primo suino in assoluto ad abitare questo luogo: ogni sera si coricavano assieme, ronfando per tutta la notte pancia contro pancia in un modo letteralmente commovente. Quando il suo compagno è scomparso, nel 2021, il piccolo Bonnie ha sofferto molto e ci ha messo un po’ di tempo per riprendersi.
L’unico difetto di Bonito? E’ sempre l’ultimo ad arrivare quando lo chiamiamo per la pappa!
Grazie per il supporto a distanza di Elisa di Barga, Vegan Shoes, Alessandra di Cairo Montenotte.
Wasabi
Dopo aver vissuto per i primi mesi della sua vita al sicuro nel giardino di un’abitazione privata nella provincia di Cesena, Wasabi è approdato ad Ippoasi, dove ha trovato un ambiente più consono alle sue esigenze e alle sue necessità etologiche. Al rifugio ha potuto sviluppare amicizie e relazioni con i suoi simili, passeggiare ogni giorno negli angoli più reconditi del grande recinto e soprattutto grufolare la terra e fare bagni di fango ristoratori.
Wasabi è un maialino timido, introverso, uno degli ultimi ad arrivare per il momento della pappa: adora i peperoni gialli, le banane, la pastasciutta e i carciofi (ma solo se già sbucciati!).
Grazie a Pf serigrafia dalla Svizzera per il sostegno a distanza a Wasabi.
Wasabi
Pyxis
Pyxis
Pyxis è stata trovata vagare completamente sola durante una giornata di pioggia da due ragazze che facevano una passeggiata sulle colline livornesi.
Aveva solo pochi mesi ed era spaventata e infreddolita. Dopo averci chiesto aiuto, le persone che l’hanno portata in salvo l’hanno accompagnata ad Ippoasi, dove i cancelli si sono spalancati per darle eterno rifugio e serenità.
Non sappiamo da che luogo sia fuggita, ma supponiamo possa essere fuggita agli abusi di un allevamento casalingo (nella zona ce ne sono diversi) o da una situazione analoga.
Crescendo, Pyxis ha dimostrato un bel caratterino: non si fa mettere le zampe in testa da nessuno, nemmeno dagli agguerriti cinghiali!
Si ringrazia Primo da Bologna per il sostegno a distanza!
George
Un cucciolo nel corpo di un grande maiale rosa, il nostro George! Arrivato alla fine del 2024, George ha vissuto per circa 4 anni al sicuro da una famiglia sulle colline livornesi. L’avevano adottato in seguito ad un sequestro della Rete dei Santuari di Animali Liberi in Sicilia, da una situazione di maltrattamento e ingiustizia.
Per via di gravissimi fatti avvenuti all’interno del nucleo familiare, la donna che si è presa cura di George per quasi tutta la sua esistenza ha dovuto lasciare piuttosto improvvisamente la sua abitazione, potendo portare con sé solo i cosiddetti animali “d’affezione”. Si sono così spalancate le porte di Ippoasi al nostro dolce amico, che è stato inizialmente messo in difficoltà dal grande cambiamento a cui è andato incontro, reso una vera e propria sfida da quei dispettosi dei cinghiali, in particolare da Miro e Amir!
Si ringrazia Isec da Sarzana per il sostegno a distanza!
George
Miro
Miro
Il terrore dei sette rifugi, cinghialotto parecchio carismatico e autorevole, dispettoso e piuttosto aggressivo con chi riesce a cogliere di sorpresa. Non gioiamo di detenere individui come Miro e gli altri cinghiali: sono animali selvatici e meriterebbero un’esistenza degna e una vita libera, a scorrazzare nei boschi, senza confini e terrore.
Purtroppo, però, non sempre questo è possibile, soprattutto per quelli come lui: Miro è “imprintato”, si è abituato alle persone umane sin da giovane, stabilendo nei nostri confronti relazioni di consuetudine e fiducia che lo metterebbero a repentaglio.
Miro è stato detenuto per lunghi anni in una fattoria didattica, dove sono stati riscontrati casi di gravi maltrattamenti e incuria (alcuni sfociati in morte): grazie ad un sequestro e ad un procedimento agito con la Rete dei Santuari di Animali Liberi, lui e suo fratello Amir sono giunti sani e salvi ad Ippoasi, dove vivono dal lontano 2017!
Grazie Cinzia di Firenze per il sostegno a distanza a Miro!
Prugna
Nel 2016 abbiamo aperto i cancelli, per la prima volta nella nostra storia, ad una piccola cinghialotta, che abbiamo chiamato Prugna.
Probabilmente una delle migliaia orfane vittime della caccia, era stata ritrovata molto piccola, vagare tutta sola nella provincia di Pisa. A pochi giorni di vita è stata quindi salvata e portata al sicuro all’Ospedale Veterinario di San Piero a Grado (PI) dove è stata curata, nutrita e svezzata.
Trascorsi i primi mesi, dopo la sterilizzazione, Prugna ha cominciato a richiedere un ambiente più idoneo alle sue esigenze.
Il giorno del suo arrivo ad Ippoasi è stato subito chiaro che fosse una cinghialotta profondamente sicura di sé, senza alcuna paura di persone e cani. Insomma, un tornado di vitalità e gioia di esistere!
Nonostante il suo aspetto un po’ intimorente, Prugna è rimasta una coccolona e non perde occasione per farsi grattare la pancia da chiunque le si pari di fronte.
Il suo migliore amico in assoluto è il piccolo Ficosecco, arrivato pochi mesi dopo di lei grazie alla stessa solidarietà oltre i confini di specie che le ha salvato la vita.
Prugna
Amir
Amir
Amir è tenero e dolce, a dispetto delle sue dimensioni mastodontiche e dei suoi dentoni appuntiti che incutono reverenza e timore in chi non lo conosce personalmente.
Molto probabilmente è il fratello del cinghialotto Miro, con cui condivide il passato travagliato e doloroso. Per loro, vivere in un rifugio come Ippoasi non significa vivere da individui liberi, ma questo è il massimo che possiamo fare per loro, in un mondo specista in cui ancora esiste e prolifera l’attività venatoria e di bracconaggio delle specie selvatiche.
Amir è diventato il migliore amico del maialone Alfie: non si muovono mai l’uno senza l’altro, dando vita a comici e commoventi siparietti. Anche Amir, come Miro, vive ad Ippoasi dal lontano 2017.
Amir è adottato a distanza da Francesca di Pisa.
Ficosecco
Quando è stato portato ad Ippoasi, Ficosecco era talmente minuscolo che stava nel palmo di due mani: un paio di mesi prima era stato rinvenuto sul ciglio di una strada al limitare di un bosco in Liguria. Due ciclisti, per allontanarlo dalla strada, lo stavano letteralmente prendendo a calci. Ficosecco urlava, aveva ancora il cordone ombelicale attaccato al pancino e certamente cercava la sua famiglia.
Una volta messo al sicuro, rifocillato e nutrito, Ficosecco ha cominciato a crescere robusto e pieno di entusiasmo. Dopo un breve periodo di stallo, quindi, è approdato ad Ippoasi, diventando prima una sorta di figlio adottivo della cinghialotta Prugna, poi il suo migliore amico. Ancora oggi sono inseparabili: ogni notte si addormentano accoccolati l’una all’altro, pancia contro pancia, russando amabilmente.
Ficosecco è un vero gangster: non passa giorno in cui non scavi buche, rubi attrezzi di lavoro, scorrazzi per il grande recinto disturbando la quiete degli altri abitanti, insegua qualche volontari* solo per farsi fare grattini sul grembo!