Il nucleo originario: Cavalli & Asini

Coloro che hanno fondato il rifugio

Corallo

Corallo

Ippoasi è abitata da cavalli anziani, sopravvissuti agli orrori e ai traumi dell’addestramento equestre a cui sono stati sottoposti sin dalla gioventù

Lo sguardo di Corallo, classe 1993, ha mantenuto un’ombra di afflizione profonda. Nella sua vita precedente, quella prima di Ippoasi, ha esperito violenza fisica, depressione, inerzia forzata ma, soprattutto, ha assistito all’uccisione a sangue freddo del suo compagno di vita che, dopo aver tentato di fuggire dalla stalla isolata in cui entrambi erano prigionieri da anni, si è “imboxato” fino alla mattina successiva quando per lui non è stata trovata un’altra soluzione se non quella di abbatterlo senza pietà

Corallo è un cavallo bolso, ha cioè un allergia respiratoria cronica alla polvere contenuta nel fieno, ai pollini e alle muffe. Questo problema gli crea gravi difficoltà e necessita di attenzioni quotidiane, come una gestione alimentare differente e l’utilizzo di un aerosol per cavalli

Si ringrazia Milena, la persona che ha salvato Corallo, per il suo mantenimento a vita.

Lola

La pony Lola, di razza Falabella, è stata profondamente traumatizzata dal “lavoro” con i bambini. Lola è da sempre affetta da una malattia simile al diabete umano, la laminite, che nella sua manifestazione più acuta provoca dolori fortissimi alle zampe, fino a rendere una tortura anche il semplice stare in piedi. Ma al maneggio dove lavorava, per farla camminare si insegnava ai bambini ad usare il frustino. 

Come possiamo non riflettere sulla gravità della consuetudine di educare un bambino ad essere violento con un animale che non può difendersi? Che cosa potrà fare da grande ai suoi simili più “vulnerabili”?

Lola, come Liù, è stata ceduta in quanto poco remunerativa, e ad Ippoasi ha negli anni recuperato la sua salute psicofisica e anche la sua felicità!

Si ringraziano Claudiona di Livorno e Marco di Bologna per il sostegno a Lola!

Lola

Sing Song

Sing Song

Sing Song , classe 1991, è stato messo al mondo per performare come cavallo da trotto.

Sotto la pressione dei suoi aguzzini, interessati solo al profitto che potevano generare dalle sue prestazioni fisiche, è stato spremuto e stressato a tal punto da cominciare a cambiare il suo consueto atteggiamento pacato, diventando molto irascibile e irrequieto.

Sotto le percosse del frustino, utilizzato ovviamente allo scopo di velocizzare la sua corsa, Sing Song si è ribellato e i padroni hanno deciso di risolvere il problema spedendolo senza battere ciglio al mattatoio.

I due fondatori di Ippoasi, venuti a sapere della situazione, hanno immediatamente deciso di intercedere e di portarlo al rifugio, dove Sing vive da tempo immemore, quasi ne fosse stato lui il vero ideatore. Sing Song consuma una doppia razione quotidiana in un recinto apposito da un decennio e questo giova sul suo stato di salute, che è miracoloso! I suoi migliori amici? I due asinelli Abramo e Cagliostro!

Liù

Nonostante le apparenze, Liù è una splendida pony, dal carattere ostinato e determinato, che l’ha resa una ribelle che ha messo in atto tutte le strategie possibili allo scopo di liberarsi dalla tortura quotidiana che andava subendo prima di approdare ad Ippoasi.

Liù era stata infatti destinata ad essere il cavallo da sella di un ragazzino, condizione alla quale si è ribellata vigorosamente, fino a costringere i padroni a regalarla ai due fondatori del rifugio perché non sapevano più gestirla.

Liù è rimasta per lunghi anni molto ostile al contatto fisico, soprattutto in alcune parti del corpo che erano state più torturate per imporle decisioni e volere altrui attraverso strumenti coercitivi come il torcinaso o il morso.

Con gentilezza, costanza e attenzione siamo riuscite senza troppi sforzi a dimostrarle che non ha niente da temere da nessuno di noi e che siamo qui per lei!

Anche Liù ha cominciato, tra il 2024 e il 2025, a consumare un’integrazione alimentare quotidiana che la supporti fisicamente dal momento che è entrata ufficialmente fra il gruppetto di cavalle più che adulte!

Si ringraziano per il sostegno di Liù Anna dal Belgio e Valerio di Roma.

Liù

Mirtillo

Mirtillo

Mirtillo è uno dei cavalli più maestosi che abitano Ippoasi. Dolce e affabile, adora i baci sul naso e le attenzioni delicate delle volontarie e dei volontari.
Nato nel 2002 come cavallo destinato alla produzione di carne, ha trovato poi “impiego” nei maneggi come cavallo “da sella,” soprattutto con i bambine e bambini.

Fa parte anche lui del primo gruppo di cavalli liberati ad Ippoasi, ma non avendo subito esperienze particolarmente drammatiche, è stato uno dei primi ad avvicinarsi agli umani, grazie anche al suo carattere curioso e tranquillo.

Pur essendo castrato, faceva coppia fissa con Tombola, e questo sfata un altro mito, e cioè che i cavalli maschi e femmine stanno insieme solo per accoppiarsi. Basta stare ad Ippoasi pochi giorni per accorgersi che i cavalli amano molto la reciproca compagnia, se non vivono in situazioni tali da ridurli sull’orlo dell’esaurimento nervoso.

Si ringraziano Angelo da Siracusa e Roberta da Bologna e Annagrazia di Cava de’ Tirreni per il sostegno a Mirtillo.

Gorilla

Gorilla toglie il fiato con il suo sguardo profondo e attento.

Prima di ritrovare sé stesso ad Ippoasi, ha subito un’operazione alla trachea, molto comune nei cavalli sfruttati negli ippodromi.

L’intervento per questa pratica è finito male, arrivando a rendere quasi impossibile per lui un’alimentazione normale, perché quasi tutto di quello che mangiava gli usciva dal naso.
Questi stati di salute alterati spesso si traducono in una certa ritrosia nel farsi toccare e per alcuni, come nel caso di Gorilla, in una particolare tendenza a “mordere”. Da quando vivono ad Ippoasi comunque, tutti i cavalli hanno recuperato la piena forma fisica, e molti stanno superando la loro idiosincrasia, iniziando a cercare spontaneamente il contatto con le persone.

Negli ultimi anni, infatti, Gorilla è arrivato a sovvertire completamente la sua natura di cavallo “mordicchione”, diventando uno fra i più affettuosi e dolci del gruppo equino!

Si ringrazia Samadhi per il sostegno economico.

Gorilla

Natalia

Natalia

Per la sua intera vita, l’incantevole Natalia è stata sfruttata come cavalla da “dressage”, una pratica di sfruttamento equestre che viene anche detta “gara di addestramento”, in cui il cavallo e il cavaliere devono eseguire movimenti geometrici su un campo di forma rettangolare. Per indurre gli animali ad essere sottoposti a questo tipo di disciplina, assolutamente innaturale, viene agito un allenamento duro e violento, proporzionale alla dedizione con cui si provvede alla “vestizione” del cavallo prima della competizione.

Natalia appare, ad un primo sguardo, una cavallina docile e mansueta, socievole con le persone umane e molto pacata. La verità, però, è che la nostra amica ha riacquistato la libertà di esprimere il suo carattere caparbio e deciso, inamovibile soprattutto quando si tratta della sua integrazione alimentare quotidiana, alla quale non rinuncerebbe per nulla al mondo!

La sua peggiore amica e miglior nemica è l’altra cavallina Liù, anche lei carismatica e inarrestabile.

Insieme con il resto del gruppo equino, Natalia trascorre giornate di lenta serenità nel grande recinto.

Cagliostro

Cagliostro è un asino dal cuore dolce e buono

Ogni giorno, soprattutto nelle mattinate più gelide, trascorre lunghe ore a giocare in modo buffo e spensierato con il suo adorato figlio Abramo. Si inseguono, si mordicchiano tra loro sul collo e dietro le orecchie, saltellano dappertutto e si alzano persino sulle zampe posteriori. 

Cagliostro è adottato a distanza da Evelina di Poggibonsi e da Ilaria dalla Svizzera.

Cagliostro

Abramo

Abramo

Abramo è uno dei pilastri assoluti ad Ippoasi. Vive al rifugio, insieme con il suo babbo Cagliostro, dal lontano 2010. La loro è una delle poche storie che non siano di sfruttamento e abuso: la loro famiglia umana, a causa di serie problematiche gestionali, non poteva più prendersi cura di loro. 

Abramo è stato il primo ad arrivare ad Ippoasi: senza il resto della sua famiglia sembrava intimorito e spaesato. Per fortuna, il saggio cavallo Sing Song, rimasto il suo migliore amico in assoluto, lo ha subito preso in simpatia e ha deciso di sostenerlo e non ostacolare il suo inserimento sociale. 

Quando anche babbo Cagliostro ha raggiunto il rifugio, si è creato un trio speciale e inseparabile: due asinelli e un cavallo tutto nero. 

Abramo è adottato a distanza da Lovani di Pisa, da Arianna di Gorgonzola, da Olivia di Padova e da Giulia di Livorno.

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