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Cattivi Selvaggi

7,00 

Olga Maria Zannoni Cattivi Selvaggi. Come decostruire gli stereotipi sulle popolazioni indigene e perchè ci riguarda

  • Editore ‏ : ‎ Eris Edizioni (2025)
  • Lingua ‏ : ‎ Italiano
  • Copertina flessibile : ‎ 64 pagine
  • ISBN‏ : ‎ 979-1280495686

Quando si parla di popolazioni indigene, si sente l’argomento come qualcosa di lontano e che non ci tocca. Eppure la questione interessa circa 5 mila popolazioni per un totale di 370 milioni di persone sparse per tutti i continenti del pianeta Terra. Nei loro confronti si usano ancora termini umilianti, razzisti e discriminatori. È invece fondamentale che questa tematica faccia parte dei nostri orizzonti perché ha a che fare con le lotte per la terra, con un serio percorso decoloniale, con l’ecologia, l’estrattivismo e la presa di coscienza delle connessioni che ci sono tra l’esplorazione dei territori indigeni e l’Europa.
Il testo si concentra sul continente americano e nello specifico sulle lotte, le rivendicazioni e i temi che girano attorno alla questione indigena brasiliana. L’autrice decostruisce l’immaginario stereotipato basato sulle rappresentazioni letterarie coloniali di ’500 e ’600 e poi cinematografiche, come con il grande cinema Western o classici della Disney come Pocahontas. L’indigeno è il “selvaggio”: “buono” quando si arrende al bianco colonizzatore, “cattivo” quando gli resiste.
In Brasile dall’inizio del colonialismo si sono estinti migliaia di popoli indigeni, una violenza che si perpetua da secoli senza sosta, un genocidio infinito che ha lasciato segni indelebili nella società. Parliamo di popolazioni sterminate, schiavizzate (il Brasile è stato l’ultimo Stato del continente americano ad abolire la schiavitù), cacciate dalle proprie terre per poter accaparrarsi le materie prime presenti nei loro territori, oppure assogettate tramite forme di assimilazione forzata alla cultura bianca dominante.

Availability: 10 in stock

Dimensions 11 × 17 cm
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