PSA in Italia: il punto della situazione. Intervista a cura di Francesca Manzini su Global Project

 

Poco meno di due anni fa, in piena prima ondata della pandemia da Covid-19, un gruppo di compagnə del Centro Sociale Bruno, animatrici all’interno dello spazio della Biosteria “Alla Cuoca Rossa – da Clara”, pubblicarono su queste pagine una riflessione su come il virus che aveva attaccato la nostra specie, e stravolto le nostre vite, andasse considerato come ultima chiamata rispetto all’urgenza di ripensare radicalmente il nostro rapporto con le altre specie animali. Da allora molte cose sono cambiate. Ma se da un lato non possiamo non notare come i temi posti dall’antispecismo, gradualmente, iniziano ad entrare nei nostri spazi sociali, dall’altro è evidente che il quadro complessivo è in netto peggioramento. Infatti, a quasi due anni di distanza, non solo Covid-19 non ha ancora mollato la sua presa, ma nella sola Italia ci ritroviamo oggi a veder agire contemporaneamente un’epidemia umana, una che sta falcidiando gli avicoli e una che minaccia i suini.

Proponiamo questa doppia intervista, che nasce dalla necessità di raccontare cosa sta succedendo nel nostro paese in seguito alla diffusione della peste suina africana (PSA), quali sono le ragioni storiche della sua comparsa, quali interessi si stanno tutelando con le azioni messe in campo dalle regioni coinvolte e a danno di chi.

Pubblichiamo a seguire l’intervista completa su Global Project a Susanna (Ippoasi) e a Paola, responsabile del rifugio Oasi Verde di Pescara: https://www.globalproject.info/it/in_movimento/psa-in-italia-il-punto-di-vista-dei-rifugi-per-animali-liberati/23853

In conclusione del presidio di venerdì 4 febbraio, indetto a Genova sotto il palazzo della Regione Liguria, è arrivata, direttamente dal Ministero della Salute, una notizia importante. Il Ministero ha chiarito che le disposizioni per il contenimento della PSA che prevedono l’abbattimento preventivo di tutti i suini che si trovano nella zona del contagio (o in quella immediatamente adiacente) non riguarderanno i maiali di privati e quelli ospiti dei rifugi.

Una prima piccola buona notizia che abbiamo voluto immediatamente commentare con Sara D’Angelo dell’associazione Vita Da Cani.

 

Abbattimento maiali in Liguria

Nessuna pace per i maiali e i cinghiali su questa terra.
L’orrore della realtà, per loro, supera qualunque fantasia.
Sempre, ma, ora più che mai.

COMUNICATO DI VITADACANI ODV sull’ordinanza di abbattimento per i suini in Liguria

La peste suina è arrivata.
Temevamo sarebbe successo.
Ed eccola qua. Una malattia terribile. Contagiosa.
Stermina maiali e cinghiali che muoiono e moriranno,
ma non colpisce altre specie.

Ma i provvedimenti per contrastarla e fermarne la diffusione sono, se possibile, più spaventosi.
Crudeli. Insensati.

La recente ordinanza emanata da Regione Liguria é inaccettabile.
Per tutelare gli interessi degli allevatori e di chi continua a nutrirsi dei corpi di altri animali, ordina di uccidere tutti i maiali e cinghiali. Senza distinzione.
Anche se sono sani.
Nella zona rossa tutti i suini bradi e semibradi e di allevamenti familiari dovranno essere abbattuti o macellati.
Quindi anche i “nostri”.
Quelli salvati, ospiti di rifugi, privati e famiglie, nei territori dichiarati zona rossa.

Tutti, eccetto quelli rinchiusi negli allevamenti intensivi.

Tutto questo non ha senso.
Per noi, che da sempre accogliamo e portiamo in salvo maiali e cinghiali da ogni tipo di orrore.
Dal macello. Dai sequestri. Dalla caccia.
Con gentilezza, insegniamo loro che c’è sempre speranza.
Mostriamo a loro e alle persone che un altro mondo e un’altra relazione col resto dei viventi sono possibili. Necessari.

Ma quest’ordinanza dovrebbe essere inaccettabile per tutti, non solo per noi.
Perché ciò che intende fare é proprio uccidere la speranza.
Annientare e umiliare ogni resistenza.
Anche la vita, che potrebbe scampare alla malattia.

Ciò che stanno iniziando a fare è portare avanti un genocidio.
Iniziando da Liguria e Piemonte.

La zona rossa si muove, allarga, ingrandisce.
Segue la morte dei cinghiali.
Che normalmente percorrono ogni giorno decine di km anche per sfuggire ai fucili.
La peste, più o meno, ci travolgerà tutti.
Regione dopo regione.
Se anche dovesse ridurre in cenere gli allevamenti, agli allevatori andranno i ristori.
Pagheranno, con i nostri soldi, incentivi per rimettere in piedi le loro fabbriche di morte.
Agli animali non resterà nulla.
Come sempre.

Di fronte a questo non staremo a guardare.
Non faremo abbattere individui cui abbiamo promesso la libertà.
Non possiamo tacere e chiediamo ad ognuno di voi di fare lo stesso.

Esprimi il tuo dissenso.

Se ospiti a casa maiali vietnamiti, maiali, maialini o cinghiali, ovunque, ma, soprattutto, nella zona rossa,  tienili al sicuro. Nascosti.
Opponiti a questa strage.
Non permettere l’esecuzione di questo folle progetto.
Non far entrare nella tua proprietà nessuno.
Se hai bisogno di aiuto contattaci.

La pandemia ha saputo tirar fuori da molti di noi il peggio.
Se ancora fosse possibile.
E continua a farlo ogni giorno. A far le spese dell’ingordigia di chi lucra sui commerci di schiavitù e morte sono gli animali.
E noi.
Che, ci ammaliamo.
Se pur di malattie diverse. Vediamo di recuperare un briciolo di razionalità e umanità.
Esprimiamo il nostro dissenso.
 
Manda una mail chiedendo di bloccare gli abbattimenti.

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LOLA HA BISOGNO DI NOI!

 
LOLA HA BISOGNO DI NOI!
Abbiamo aperto una raccolta fondi specifica per poter coprire tutte le spese legate all’emergenza di Lola.
Lola ha rischiato di morire ma grazie al nostro tempestivo intervento è stata operata d’urgenza e si è salvata la vita.
Le spese sono state enormi e continueranno nei prossimi mesi, in cui Lola dovrà affrontare una degenza molto particolare per curare la sua ferita alla pancia e guarire senza intoppi.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutt*. Potete donare tramite la raccolta fondi (che vi preghiamo di condividere) oppure tramite uno dei seguenti canali:
– bonifico bancario: Banca Popolare Etica
Fattoria della Pace Ippoasi ODV
IBAN: IT67S0501802800000011318854 specificando nella causale “spese veterinarie Lola”, di modo che possiamo tenere conto delle donazioni per questa emergenza.
– Paypal: info@ippoasi.org specificando nella causale “spese veterinarie Lola”, di modo che possiamo tenere conto delle donazioni per questa emergenza.
– Postepay n° 4023600954962389
intestata a Valentina Grazzini
CF: GRZVNT75S68D403L, specificando nella causale “spese veterinarie Lola”, di modo che possiamo tenere conto delle donazioni per questa emergenza.

IPPO INTERVISTE: una nuova rubrica a cura di Ippoasi! #1: Anna Paolini

Da qualche tempo ad Ippoasi sentiamo l’esigenza di dare un piccolo contributo teorico per tentare di spiegare e rappresentare meglio la nostra visione di antispecismo radicale e politico.

Il tempo non è molto, ma abbiamo deciso di dare vita ad una serie di interviste, partendo dalle ultime uscite editoriali che sono e saranno disponibili al nostro banchetto informativo e al rifugio.

Speriamo che le riflessioni, le parole e le esperienze di autrici, artist*, autori, attiviste e militanti possano essere d’ispirazione per chi di voi le leggerà: che possiate farne tesoro.

Partiamo intervistando l’illustratrice professionista Anna Paolini, che ha realizzato le illustrazioni per il calendario di Ippoasi 2022.

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