Questo 25 aprile, liber* tutt*!
Per la seconda volta Ippoasi ospiterà “Disequitiamoci!”, a cura di Egon Botteghi. Disequitiamoci è un insieme di riflessioni e testimonianze dello sfruttamento del cavallo negli sport equestri, un viaggio profondo e personale attraverso la storia e l’esperienza dell’equitazione. Tale pratica non è una gioia per il cavallo, ma una forma di dominio alla quale è sottoposto giorno dopo giorno. Egon ci racconterà la sua personale ed intima esperienza decennale di lavoro con i cavalli, che è culminata con l’apertura del Rifugio.
Dopo l’intervento, a partire dalle ore 16:00, ci accompagnerà in una specialissima osservazione guidata del branco di cavalli che abitano Ippoasi.
Come sempre, la Cucina collettiva di Ippoasi sfornerà vegan manicaretti deliziosi per il pranzo, che sarà arricchito ovviamente dagli arrosticini di seitan artigianale! Sarà attivo il Biobar, dove potrete trovare estratti di frutta e verdura fresca, vino rosso e birra artigianale.
La giornata sarà così strutturata:
- ore 12.30: pranzo a buffet vegan, biologico e a km 0
- ore 14.30: “Disequitiamoci”, a cura di Egon Botteghi
- ore 14.30: intrattenimento bimb*
- ore 16.00: osservazione guidata a cura di Egon Botteghi
Ecco i prezzi per il pranzo (bevande e arrosticini esclusi, acqua gratis!):
- adulti: 15 €
- bambini da 0 a 6 anni: gratis
- bambini da 7 a 12 anni: 10 €
- adulti dagli 85 anni in su: gratis
Per sostenere il rifugio e per dare un contributo alla realizzazione degli eventi chiediamo oltre alla quota del pranzo anche un’offerta libera e responsabile. Tutto il ricavato andrà a beneficio degli animali rifugiati che vivono ad Ippoasi!
Nella foto, il nostro adorato Mirtillo, fotografato da Paolo. 🙂
Prenotazioni
I posti sono limitati, affrettatevi a prenotare. Potete al 3897629476 o con il modulo sotto. Al momento della prenotazione dovete comunicare:
- il numero di adulti e bimbi e l’età
- un nominativo e un recapito telefonico
- eventuali intolleranze alimentari
Grazie mille!
Tento di rispettare l’opinione di tutti ma non sopporto chi crede di fare informazione. L’informazione è una cosa importante che porta alla formazione dell’opinione pubblica ed andrebbe fatta con attenzione e da parte di esperti. Non so cosa direte e su quali esperienze vi baserete, mi basterebbe solo che, nell’infangare il nome di brava gente che sa fare il proprio lavoro, vi ricordaste delle migliaia di cavalli che muoiono nei macelli quasi ogni giorno, proprio qui in Italia, andate a Parma a mangiare un’ottima tartara di cavallo o a Piacenza o nel Veneto…. Invece parlerete, come al solito, degli sport equestri, senza sapere il lavoro, la dedizione ed anche l’amore…. dove andrebbero tutti questi cavalli se non ci fossero gli sport equestri? Nei centri come i vostri o come IHP dove ne sono morti 8 per incuria e nessuno dice niente? Ma la conoscete davvero la storia dei cavalli… sin dagli Assiri ? Mi pare di no…. e mi pare che rispettate poco anche la loro storia, con noi. Non mi piacete, pensate solo di fare proseliti.
Ciao! Innanzitutto da noi al rifugio non è morto mai nessun cavallo, se non di vecchiaia (parliamo di 2 cavalli di 34 anni). 🙂
Noi ci ricordiamo bene di tutti gli individui oppressi che muoiono a migliaia, miliardi nei macelli di ogni parte del mondo, non solo dei cavalli. Ovviamente come saprai non andremo mai a mangiare nulla che sia animale. Per quanto riguarda la persona che verrà a parlare, si tratta di uno di due fondatori del rifugio, che ha lavorato per circa 25 anni nel mondo dell’equitazione. Non parla quindi per sentito dire. Inoltre non è nostra abitudine infangare il nome di nessuno, perlomeno nessuno in particolare. Sarebbe bello tu potessi venire e discutere insieme con Egon e con noi, dopo aver ascoltato il suo intervento. L’unica cosa che possiamo dirti è che a noi gli individui piacerebbe saperli liberi, senza padroni alcuni, come natura li ha fatti. Sarebbe bello tu venissi a conoscerci di persona, prima di giudicarci. Detto questo, per finire, che noi sappiamo ad Ihp i cavalli deceduti non sono morti per incuria, tutt’altro. Un saluto.